L’intercomprensione

L’intercomprensione denota una maniera di comunicare tra due (o più) persone in cui ognuna di esse si esprime in una lingua diversa essendo al contempo capace di comprendere quella dell’altro. Di solito si comunica nella madrelingua, ma si può anche utilizzare un’altra lingua che si padroneggia.

Questo modo ancestrale e naturale di comunicare è diventato un approccio didattico nel XX secolo, dapprima nei paesi scandinavi, poi nel mondo romanzo. Oggi, insegnanti, docenti universitari, ricercatori e ricercatrici si adoperano per diffonderla in modo più vasto.

L'insegnamento delle lingue intende sviluppare presso chi impara differenti competenze tra cui quella della “comprensione”. Si tratta di capire ciò che viene detto o ciò che è scritto in una lingua altra rispetto a quella detta “materna”.

In didattica delle lingue, gli "approcci plurali" – di cui l’intercomprensione fa parte – indicano che un insegnamento affronta più lingue simultaneamente. Per ciò che concerne l’intercomprensione, e grazie alle conoscenze della propria madrelingua, l’apprendente impara in tal modo a comprendere tanto allo scritto quanto all’orale più lingue, cominciando da quelle che appartengono alla propria famiglia di lingue (lingue germaniche o romanze, ad esempio).

Numerosi insegnanti di lingue vedono l'intercomprensione come un trampolino verso un apprendimento della lingua o delle lingue di destinazione: sviluppando la competenza della comprensione, chi impara riesce in seguito, e spesso in modo più facile ed efficace, a saper parlare e a saper scrivere in altre lingue.

L'intercomprensione può diventare una vera e propria pratica di apprendimento linguistico. All’orale, in una conversazione tra due persone che non hanno la stessa lingua madre, ognuna di esse può parlare nella propria lingua poiché viene compresa dall’altra. Tale comprensione reciproca consente a ciascuno di sentirsi a proprio agio e di evitare di passare per una terza lingua. Allo scritto, invece, gli interlocutori hanno più tempo per accedere al significato di un testo e quindi la comprensione è una competenza che merita di essere valorizzata e praticata ulteriormente, qualunque sia il mezzo di lettura (libri, opuscoli, posta elettronica, pannelli…). Si possono dunque acquisire e migliorare competenze ricettive in lingue mai studiate o imparate prima, ma che si possono comprendere.

Inoltre, l’intercomprensione si presenta come una modalità comunicativa etica e paritaria, rispettosa della diversità. È certamente una pista interessante per la comunicazione di oggi e domani tra europei ed europee, ma anche oltre le frontiere europee.